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Orsi dal collare

Orsi dal collare


CLASSE - Mammalia
FAMIGLIA - Ursidae
NOME SCIENTIFICO - Ursus thibetanus
DOVE SI TROVA NEL PARCO - Safari

Ha abitudini prevalentemente notturne e di giorno riposa in anfratti naturali. E un ottimo arrampicatore. elle zone più fredde affronta un lungo letargo invernale. Lo zoosafari di Fasano ospita il più grande gruppo in cattività di questi rari orsi. L’orso tibetano è onnivoro e la sua dieta dipende dalle stagioni. Si tratta di un animale opportunista. Per il letargo, esso guadagna peso con cibo ricco di grassi quali ghiande, noci e castagne. Occasionalmente possono predare piccoli roditori, formiche, pesci, uccelli e altri piccoli mammiferi. Può nutrirsi anche di carogne e cacciare bestiame. Comunemente, però, si nutre di piante e frutti del bosco. È diffuso in un ampio areale esteso dall’Iran all’arcipelago giapponese (in Giappone esistono anche due sottospecie dell’orso bruno: l’Ursus arctos lasiotus e l’Ursus arctos yesoensis). I Paesi in cui è presente sono Corea del Nord, Corea del Sud, Afghanistan, Pakistan, Bangladesh, nord dell’India, Nepal, Bhutan, Myanmar, Thailandia, Vietnam, Laos, Siberia meridionale, nordest della Cina e Taiwan. È possibile trovarlo anche ad altitudini pari 4700 m. In alcune zone del suo areale condivide lo spazio con il ben più grande Orso bruno pur non condividendo appieno la stessa nicchia ecologica in quanto questo piccolo orso nero preferisce trovare il cibo sugli alberi in ricerca di frutta e noci.

Caratteristiche

Distribuzione

Asia centro-settentrionale.

Dimensioni

lLunghezza massima fino ad 1.8 mt., con peso tra 110 e 150 kg per il maschio (la femmina pesa 65-90 kg).

Habitat

Foreste montane e collinari, fino ad un’altitudine di 4.000 mt. ALIMENTAZIONE Frutti, bacche, piccoli vertebrati, animali già morti. Raramente uccide qualche grosso mammifero, cervi compresi.

Alimentazione

Si nutre di frutti, bacche, piccoli vertebrati, carcasse di animali già morti. Raramente uccide qualche grosso mammifero, cervo compreso.

Riproduzione

Gli accoppiamenti si hanno principal­mente in estate mentre le nascite avvengono in pieno inverno. La femmina partorisce solitamente 2 piccoli, dopo una gravidanza di 7-8 mesi, che vengono svezzati a 3-4 mesi d'età ma che restano comunque con la madre per 2-3 anni, fino alla maturità sessuale.

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